domenica 21 febbraio 2021

Gli integratori alimentari sono veramente necessari?

Ho iniziato a vendere integratori alimentari molto tempo fa. Da ragazzo partecipai ad un corso dove conobbi una persona che di professione vendeva integratori. Mi faceva comodo avere qualche soldino in più e inizia a venderli.

Al tempo, gli integratori erano conosciuti ma non così diffusi. L'argomento mi incuriosì e così cominciai a formarmi. Studiai testi di medicina e nutrizione e frequentai vari corsi.

In più sperimentavo e cercavo di farmi la mia idea propria sulla cosa.

La prima domanda che le persone mi facevano (e che fanno tutt'ora) è: ma perchè devo prendere integratori (tra l'altro loro dicevano costosissimi) se io mangio benissimo?

La risposta, che davo al tempo, era che gli alimenti diventano sempre più poveri di componenti nutrizionali e la vita moderna necessitava di integrazione.
A distanza di molti anni da allora, la domanda (in effetti) continua ad essere sempre quella, con la differenza che adesso i multivitaminici, gli integratori, le proteine e via dicendo sono entrate nella quotidianità e nel pacchetto di offerta delle grandi aziende di Big Pharma.

In un prossimo post parleremo di quali elementi necessitano il buon funzionamento del corpo umano a livello di nutrizione, ma qui possiamo già dire che un corpo a cui vengono forniti tutti gli elementi di cui necessita funziona bene e non si ammala.

Esso ha tutti i vari apparati che interagiscono in modo ottimale, e se l'individuo svolge una appropriata attività fisica e non palesa abitudini distruttive in modo continuativo, allora quell'organismo rimarrà in ottima salute a lungo. Senza l'intervento di farmaci. Avrà anche la capacità di effettuare autocorrezzioni dei suoi parametri vitali e quindi, in un certo senso sarà capace di autocurarsi. Perchè la vita è complessa, piena di altri organismi (batteri, virus, sostanze tossiche...) che senza alcun tipo di premeditazione svolgono la loro funzione di sopravvivenza a nostro danno.

Alimentare bene un corpo è FONDAMENTALE. Questo lo si fa con buono e vario cibo, possibilmente di buona qualità. Lo si fa introducendo uno spettro di componenti  alimentari equilibrata. Non solo zuccheri, non solo carboidrati, possibilmente abbondante frutta e verdura e così via.
Ma ovviamente per quanto ci si alimenti in modo corretto dei fatti vanno sottolineati.

1. Le esigenze di vita moderna e i fondamenti di produzione industriale della moderna economia agricola e alimentare hanno portato il cibo ad essere qualitativamente meno valido rispetto ai tempi passati. Meccanismi di conservazione del cibo, culture intensive, uso dei pesticidi e via dicendo rendono il cibo meno nutriente. Per nutrire più persone a costi contenuti probabilmente si è puntato ad una diminuzione della qualità del cibo.

2. Gli individui moderni vivono in ambienti e contesti meno "naturali". Si è perso un pò il contatto con la base naturale di sopravvivenza dell'organismo. Un corpo costruito in centinaia di miglia di anni di evoluzione, ha subito cambiamenti ambientali rapidissimi e mostruosi nell'arco di un paio di migliaia di anni. Per non parlare che l'80% dei cambiamenti è degli ultimi 2/3 secoli. Oggi viviamo in città senza verde, con moltissimo inquinamento: aria, acqua, cibo ma anche campi elettromagnetici. E sebbene le autorità continuino a dire che è tutto nella norma, nessuno ci può convincere che vivere in una città moderna non è la stessa cosa che vivere in una campagna incontaminata.

Questi 2 fattori hanno modificato le necessità di elementi nutrizionali da parte dell'individuo. E si, è vero, il corpo ha bisogno di integrazione rispetto a ciò che il normale cibo comprato nei supermercati o nei negozi offre.
Forse si potrebbe iniziare a re-introdurre gli elementi nutrizionali (vitamine, minerali, etc..) nel cibo stesso per dargli una forma diversa rispetto alle solite capsule o beveroni ai quali siamo abituati e che forse tanto bene non fanno alla credibilità degli integratori.

Mia madre, donna di un'altra epoca, si è convertita all'uso degli integratori in età avanzata. Ora ne decanta le lodi con tutte le conoscenti. Ci ho messo una vita a convincerla a provare. Ma lei adesso è l'unica del suo gruppo di coetanee che non prende farmaci per i soliti problemi che cominciano a manifestarsi con il passare dell'età.
Però in lei rimane comunque sempre forte l'idea che in un certo modo siano una sorta di farmaci, anche se magari sta solo prendendo il magnesio o la vitamina D.

Quindi la risposta alla domanda è perentoriamente SI.

Mattia.

sabato 13 febbraio 2021

La fame, è sempre qualcosa di negativo o può essere un'alleata nel mangiare meglio?

Quante volte da bambini ci siamo sentiti dire "non si mangia seguendo le voglie della testa ma le voglie della pancia"?

La fame è un fenomeno fisiologico che non ha bisogno di presentazioni. Penso che quasi ognuno di noi abbia sperimentato questa sensazione. Aver fame è il segnale che l'organismo invia al centro consapevole di essere consapevole (in poche parole l'IO) quando qualcosa manca al buon funzionamento dei meccanismi base del corpo.

Generalmente ci si riferisce alla fame, ci si indirizza nella mancanza di introduzione di energia nel corpo. Ma ciò, seppur vero, non è necessariamente esatto.

E' logico che nei ricordi rimane la sensazione di fame che nasce quando si è saltato un pasto o comunque si è a stomaco vuoto da parecchie ore. Ma fame è il segnale che manca qualcosa, una spia rossa che si è entrati in riserva ma non sempre ciò si riferisce alla semplice mancanza di calorie introdotte nel corpo.

Anzi il concetto che vorrei sottolineare in questo post, è che la fame potrebbe essere un segnale che nel corpo non sta venendo introdotto qualcosa di necessario ma che non è limitato ad una carenza di calorie.

Il cibo introduce nel corpo energia, mattoni per la costruzione del corpo ed altri elementi specifici per determinati usi e funzioni. Al corpo servono carboidrati, proteine, amminoacidi ma anche vitamine, minerali e grassi. 

Non è infrequente che una persona abbia voglia di mangiare (fame) perchè da qualche parte gli arriva un impulso che gli segnala una carenza ma il continui mangiare non introduce quell'elemento mancante. E quindi la fame continua. 
Un esempio può essere dato dalla cosiddetta scimma dello zucchero ovvero quella incontenibile voglia di mangiare cose dolci. Qualche nutrizionista avanza l'ipotesi che ciò possa derivare, oltre che da cattive abitudini e dalle conseguenze della dipendenza da zuccheri complessi, anche dalla carenza di apporti vitaminici. Al punto che una assunzione dosata di (ad esempio) vitamina C smorzerebbe o annullerebbe questa continua voglia di "dolce".

Ma non possiamo dimentica che la fame è una sensazione organica come partenza ma mentale come arrivo. Ciò significa che percorsi abitudinari mentali possono creare una sensazione mentale di fame anche quando il corpo non sta necessariamente inviando o creando quel segnale. Questo, di certo, complica le cose rendendo la scena ancor più complessa.

Ma proprio per questo è importante che le persone abbiamo la giusta educazione alimentazione e salutistica. Serve anche e soprattutto per imparare a conoscere il proprio organismo e i suoi segnali e poter riuscire a capire, con margini di errore tollerabili, quando un segnale significa questo e quando significa qualche altra cosa.

Quindi impariamo a capire cosa sia la FAME, quando arriva e in che sfumature arriva. La fame è un grande aiuto per comprendere cosa serva all'organismo. Non uccidiamola prima che arrivi su basi mentali nè trascuriamo il fatto di ascoltarla e comprenderla.

Mattia.

lunedì 8 febbraio 2021

Cosa è e come funziona il sistema immunitario?

Del sistema immunitario si parla spesso a sproposito.

I due principali errori nel trattare questo argomento sono:

1. Pensare che il sistema immunitario non sia importante e che non si possa operare dall'esterno per rinforzarlo o commettere errori per indebolirlo.

2. Credere che malattie, virus e batteri possano essere combattuti solo con l'idea che il sistema immunitario si occuperà di ogni problema.

Comprendete? Ci sono 2 eccessi e entrambi questi eccessi sono un pessimo modo di approcciarsi all'argomento. Da una parte coloro che non danno peso all'importanza della cura del sistema immunitario e dall'altra coloro che pensano che tutto dipenda dalle proprie capacità curative.

Ma cosa è il sistema immunitario? Questo sistema è un apparato (quindi un insieme coordinato di organi del corpo che lavorano insieme) che si occupa di proteggere la salute dell'organismo da minacce esterne.

Quali sono queste minacce? Beh, è risaputo che il mondo sia popolato di organismi viventi. Alcuni grandi e grossi, che si vedono a occhio nudo. Altri un pò più bastardelli, che non si vedono con gli occhi e spesso non si percepiscono con nessun altro senso del corpo. Ma che vivono e proseguono a modo loro gli stessi scopi di sopravvivenza di ogni altra forma di vita.

Così esistono organismi unicellulari, batteri e virus.

Il sistema immunitario di un essere umano è composto da barriere e sistemi di neutralizzazione di questi organismi. Il sistema immunitario è sicuramente una delle principali fonti di salute di un individuo. Questo equivale a dire, in termini più semplici, che se hai un buon e forte sistema immunitario, le probabilità di ammalarti sono decisamente minori.

Ma da cosa dipende il buon funzionamento del sistema immunitario? Come qualsiasi altro apparato fisiologico del corpo umano, anche il sistema immunitario ha i suoi meccanismi base di funzionamento.

A- il primo è che un sistema immunitario deve essere curato e nutrito.

B- il secondo punto è che un buon sistema immunitario deve essere tenuto in buon esercizio. Non portato allo stremo delle forze ma neppure abbandonato all'inattività.

C- il terzo e ultimo punto è anche il più importante. Ci dice che ogni sistema del corpo umano funziona meglio se immerso in un campo energetico positivo. Che detto così fa un sacco figo, un sacco di pensiero positivo e un sacco di meditazione orientaleggiante. Ma, per fortuna o purtroppo, le cose stanno proprio così.

Ogni idea a proposito è meglio che venga messa da parte per osservare le evidenze empiriche. Che ci dicono che un individuo che sta bene mentalmente ed è su di tono, ha maggiori possibilità di avere un sistema immunitario che funziona bene e fa il suo dovere. Che non equivale a dire che una persona solare non si ammalerà mai.

Noi non seguiamo il filone degli ottusi o dei fanatici. Dobbiamo sempre parlare in termini scientifici di efficienza. Il corpo può essere anche valutato da un punto di vista di efficienza fisica. In termini quantitativi quindi.
E di conseguenza possiamo ragionare in termini di aumenti percentuali. Una persona mentalmente felice e serena ha meno probabilità di avere un sistema immunitario inefficiente.

Ma quindi basta pensare solo belle cose per avere un buon sistema immunitario. No, assolutamente e fermamente no.

Un buon sistema immunitario è il risultato di tanti fattori. Ne citiamo solo alcuni: c'è un fattore ereditario, un fattore ambientale attuale, un fattore ambientale del passato (dove si è vissuti e in che modo), un fattore nutrizionale (se non introduciamo i giusti nutrimenti e vitamine, c'è ben poco da fare), un fattore di aggressività dell'agente patogeno, un fattore spirituale e un fattore mentale.

Come si può vedere il discorso diventa complesso. Ma non troppo. Perchè il messaggio è che comunque occorre lavorare e agire in modo che il sistema immunitario sia in gran forma. E di questo andremo a parlare prossimamente sul blog.

Mattia.

giovedì 4 febbraio 2021

L'incubo della bilancia

La bilancia è diventata un emblema della nostra società.

Essa è diventata compagnia di viaggio ma anche sentinella del demonio che ci perseguita. Al punto che si sprecano le barzellette su di essa. 

Gli esseri umani sono diventati schiavi della loro bilancia. Forse non in tutto il pianeta, sicuramente nella parte avanzata e occidentale.

Una carenza di educazione alimentare e di gestione degli equilibri e salute del proprio corpo ci ha portato a questo.

Per essere sinceri, non è tutta colpa dell'individuo. Vivere in una società in cui l'uso del proprio corpo viene portato quasi a zero a causa dello svolgimento di mansioni lavorative dedicate ad attività di concetto è un panorama difficile in cui muoversi.

In un contesto in cui il proprio corpo non viene usato per ciò per cui si è evoluto nell'ultimo milione di anni (più o meno), è difficile mantenere gli equilibri. Tra l'altro, l'abbondanza di cibo delle nostre società mal si sposa alla memoria genetica basale di un corpo che si è abituato (tramite selezione, lenta seleziona naturale) a "stringere la cinghia".

Ce ne accorgiamo perchè, non appena introduciamo nel corpo un pizzico in più di calorie rispetto al dovuto, il nostro corpo in maniera estremamente diligente segue la sua educazione genetica e non spreca niente. Il corpo non pensa e non sa che noi possiamo (diciamo il 99,99% di noi) procurargli cibo quando e come vogliamo. Di notte e di giorno, d'inverno e d'estate.

Il corpo ha una memoria genetica che gli dice che se oggi vi è cibo in abbondanza, egli deve mettere da parte e conservare questo eccesso per i momenti in cui ci sarà penuria di cibo. Momenti che per la traccia genetica dell'essere umano sono SICURI. Prima o poi avverrà. E quindi, per lui, è meglio farsi trovare pronti.

Ma se questo è stato vero fino a qualche migliaio di anni fa, non è più vero adesso. Capita ma è statisticamente una percentuale non significativa. Diciamo che è una percentuale talmente bassa da essere anche ignorata.

Le persone hanno a disposizione cibo e potrebbero averlo quando vogliono. Così il modo migliore di funzionare per un corpo è non assimilare l'energia in eccesso introdotta nel corpo. Ma per fare questo occorre avere pazienza e aspettare l'evoluzione.

Chi di voi ha qualche centinaio di migliaia di anni di tempo disponibile?
Si scherza.

Tornando alla nostra bilancia, il problema è in questo caso culturale. Il peso è diventato croce e delizia di fasce sempre più grandi della popolazione. Un tempo il problema se lo mettevano le signore. Poi è diventato un problema anche delle ragazze. Da li a pochissimo la bilancia è cominciata a diventare l'incubo anche di uomini e di ragazzi.

Ma la bilancia dice alcune cose su di noi e il nostro stato di forma. Ma non dice tutto. E occorrerebbe prendere i suoi avvisi con molta attenzione e facendo gli opportuni distinguo.

C'è peso e peso. C'è eccesso di peso e eccesso di peso. E ci possono essere pesi uguali che denotano situazioni di forma fisica e salute ben diversi. Non solo per motivi legati all'altezza di chi si pesa. E' ovvio che 2 persone di grande differenza di altezza che abbiano lo stesso peso, valutano questa informazione in modo diverso.

Vale anche per persone della stessa altezza ma con corporatura diversa. L'esempio classico è quello di 2 persone con differenti percentuali di massa muscolare. Potrebbero avere la stessa altezza (o quasi) e quasi lo stesso peso. Ma vivere situazioni di forma fisica ben diversi.

Quindi schiavi della bilancia? Assolutamente no. Mai.

La bilancia è uno strumento, non far si che diventi il tuo giudice.

Mattia