giovedì 4 febbraio 2021

L'incubo della bilancia

La bilancia è diventata un emblema della nostra società.

Essa è diventata compagnia di viaggio ma anche sentinella del demonio che ci perseguita. Al punto che si sprecano le barzellette su di essa. 

Gli esseri umani sono diventati schiavi della loro bilancia. Forse non in tutto il pianeta, sicuramente nella parte avanzata e occidentale.

Una carenza di educazione alimentare e di gestione degli equilibri e salute del proprio corpo ci ha portato a questo.

Per essere sinceri, non è tutta colpa dell'individuo. Vivere in una società in cui l'uso del proprio corpo viene portato quasi a zero a causa dello svolgimento di mansioni lavorative dedicate ad attività di concetto è un panorama difficile in cui muoversi.

In un contesto in cui il proprio corpo non viene usato per ciò per cui si è evoluto nell'ultimo milione di anni (più o meno), è difficile mantenere gli equilibri. Tra l'altro, l'abbondanza di cibo delle nostre società mal si sposa alla memoria genetica basale di un corpo che si è abituato (tramite selezione, lenta seleziona naturale) a "stringere la cinghia".

Ce ne accorgiamo perchè, non appena introduciamo nel corpo un pizzico in più di calorie rispetto al dovuto, il nostro corpo in maniera estremamente diligente segue la sua educazione genetica e non spreca niente. Il corpo non pensa e non sa che noi possiamo (diciamo il 99,99% di noi) procurargli cibo quando e come vogliamo. Di notte e di giorno, d'inverno e d'estate.

Il corpo ha una memoria genetica che gli dice che se oggi vi è cibo in abbondanza, egli deve mettere da parte e conservare questo eccesso per i momenti in cui ci sarà penuria di cibo. Momenti che per la traccia genetica dell'essere umano sono SICURI. Prima o poi avverrà. E quindi, per lui, è meglio farsi trovare pronti.

Ma se questo è stato vero fino a qualche migliaio di anni fa, non è più vero adesso. Capita ma è statisticamente una percentuale non significativa. Diciamo che è una percentuale talmente bassa da essere anche ignorata.

Le persone hanno a disposizione cibo e potrebbero averlo quando vogliono. Così il modo migliore di funzionare per un corpo è non assimilare l'energia in eccesso introdotta nel corpo. Ma per fare questo occorre avere pazienza e aspettare l'evoluzione.

Chi di voi ha qualche centinaio di migliaia di anni di tempo disponibile?
Si scherza.

Tornando alla nostra bilancia, il problema è in questo caso culturale. Il peso è diventato croce e delizia di fasce sempre più grandi della popolazione. Un tempo il problema se lo mettevano le signore. Poi è diventato un problema anche delle ragazze. Da li a pochissimo la bilancia è cominciata a diventare l'incubo anche di uomini e di ragazzi.

Ma la bilancia dice alcune cose su di noi e il nostro stato di forma. Ma non dice tutto. E occorrerebbe prendere i suoi avvisi con molta attenzione e facendo gli opportuni distinguo.

C'è peso e peso. C'è eccesso di peso e eccesso di peso. E ci possono essere pesi uguali che denotano situazioni di forma fisica e salute ben diversi. Non solo per motivi legati all'altezza di chi si pesa. E' ovvio che 2 persone di grande differenza di altezza che abbiano lo stesso peso, valutano questa informazione in modo diverso.

Vale anche per persone della stessa altezza ma con corporatura diversa. L'esempio classico è quello di 2 persone con differenti percentuali di massa muscolare. Potrebbero avere la stessa altezza (o quasi) e quasi lo stesso peso. Ma vivere situazioni di forma fisica ben diversi.

Quindi schiavi della bilancia? Assolutamente no. Mai.

La bilancia è uno strumento, non far si che diventi il tuo giudice.

Mattia

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