sabato 13 febbraio 2021

La fame, è sempre qualcosa di negativo o può essere un'alleata nel mangiare meglio?

Quante volte da bambini ci siamo sentiti dire "non si mangia seguendo le voglie della testa ma le voglie della pancia"?

La fame è un fenomeno fisiologico che non ha bisogno di presentazioni. Penso che quasi ognuno di noi abbia sperimentato questa sensazione. Aver fame è il segnale che l'organismo invia al centro consapevole di essere consapevole (in poche parole l'IO) quando qualcosa manca al buon funzionamento dei meccanismi base del corpo.

Generalmente ci si riferisce alla fame, ci si indirizza nella mancanza di introduzione di energia nel corpo. Ma ciò, seppur vero, non è necessariamente esatto.

E' logico che nei ricordi rimane la sensazione di fame che nasce quando si è saltato un pasto o comunque si è a stomaco vuoto da parecchie ore. Ma fame è il segnale che manca qualcosa, una spia rossa che si è entrati in riserva ma non sempre ciò si riferisce alla semplice mancanza di calorie introdotte nel corpo.

Anzi il concetto che vorrei sottolineare in questo post, è che la fame potrebbe essere un segnale che nel corpo non sta venendo introdotto qualcosa di necessario ma che non è limitato ad una carenza di calorie.

Il cibo introduce nel corpo energia, mattoni per la costruzione del corpo ed altri elementi specifici per determinati usi e funzioni. Al corpo servono carboidrati, proteine, amminoacidi ma anche vitamine, minerali e grassi. 

Non è infrequente che una persona abbia voglia di mangiare (fame) perchè da qualche parte gli arriva un impulso che gli segnala una carenza ma il continui mangiare non introduce quell'elemento mancante. E quindi la fame continua. 
Un esempio può essere dato dalla cosiddetta scimma dello zucchero ovvero quella incontenibile voglia di mangiare cose dolci. Qualche nutrizionista avanza l'ipotesi che ciò possa derivare, oltre che da cattive abitudini e dalle conseguenze della dipendenza da zuccheri complessi, anche dalla carenza di apporti vitaminici. Al punto che una assunzione dosata di (ad esempio) vitamina C smorzerebbe o annullerebbe questa continua voglia di "dolce".

Ma non possiamo dimentica che la fame è una sensazione organica come partenza ma mentale come arrivo. Ciò significa che percorsi abitudinari mentali possono creare una sensazione mentale di fame anche quando il corpo non sta necessariamente inviando o creando quel segnale. Questo, di certo, complica le cose rendendo la scena ancor più complessa.

Ma proprio per questo è importante che le persone abbiamo la giusta educazione alimentazione e salutistica. Serve anche e soprattutto per imparare a conoscere il proprio organismo e i suoi segnali e poter riuscire a capire, con margini di errore tollerabili, quando un segnale significa questo e quando significa qualche altra cosa.

Quindi impariamo a capire cosa sia la FAME, quando arriva e in che sfumature arriva. La fame è un grande aiuto per comprendere cosa serva all'organismo. Non uccidiamola prima che arrivi su basi mentali nè trascuriamo il fatto di ascoltarla e comprenderla.

Mattia.

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